Il neonato solo nella culla, in
preda alla sofferenza causata dalla non soddisfazione dei bisogni, riproduce
azioni di suzione simili, ma non identiche, a quelle che la madre gli ha
permesso di vivere. Si potrebbe dire che si imiti.
La
riproduzione dell’azione è il perno sul quale si svilupperà tutta l’attività
fantasmatica; infatti è proprio sulla base di questa riproduzione che il
bambino si crea un desiderio d’azione, cioè una rappresentazione illusoria
d’azione e di piacere che lo mette in relazione con l’oggetto e che, di
conseguenza, acquieta momentaneamente i tormenti provocati dalla mancanza di
risposta dell’oggetto stesso . Dunque, il fantasma d’azione è la rappresentazione
inconscia di un’azione, è il desiderio e il piacere di ricreare l’oggetto e di
agire su di lui. È il risultato delle interazioni corporee
tra madre e bambino che daranno impulso alle spinte biologiche istintive del
neonato. È manifestazione di una nuova
organizzazione pulsionale che dimostra come l’attività psichica originaria
dell’essere umano affondi le sue radici nel corpo in relazione, testimonia la
prima attività creativa del bambino, una prima forma di pensiero separato dalla
realtà.
I fantasmi d’azione, generati
dalle trasformazioni dovute alle spinte biologiche, mantengono il loro
carattere pulsionale e nei confronti dell’oggetto d’amore sono sadici,
persecutori e onnipotenti; per questo debbono essere gradualmente contenuti
dalla madre e a volte repressi in un ambiente affettivo costante, coerente e
rassicurante. Se sono contenuti non possono esprimersi con la violenza che li
caratterizza, al contrario si esprimono senza limiti tramite comportamenti
eccessivamente pulsionali o tramite disturbi psicosomatici dovuti all’intensità
delle angosce arcaiche. In terapia sarà necessario aiutare il bambino a
riprodurre l’insieme dell’ esperienze corporee originarie vissute in una
dinamica di “risonanze tonico-emozionali reciproche” affinché le sue esperienze
corporee originarie diventino un punto fermo per la sua evoluzione. La finalità
dei fantasmi d’azione del bambino è appropriarsi dell’oggetto o base ai propri
desideri e al proprio piacere: desiderio di attaccarsi per avere sicurezza
affettiva, desiderio di staccarsi per differenziarsi e conquistare identità e
indipendenza. ( Bernard Aucouturier,2013, pp. da 56 a 59)
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