L’osservazione dell’espressività
motoria può avvenire in ogni momento e in ogni luogo in cui il bambino gioca:
dall’asilo- nido alla scuola materna o in casa. La Pratica Psicomotoria di
Aucouturier, dove il bambino può trovare la continuità delle condizioni
materiali e relazionali indispensabili a liberare il piacere della sua
espressività motoria.
Il bambino vive l’originalità
della sua espressività motoria che manifesta attraverso il piacere delle
relazioni non verbali con il mondo esterno e con se stesso. Lo schema proposto
faciliterà un’osservazione in itinere dell’espressività motoria, indispensabile
all’analisi progressiva del comportamento:
·
Espressività
motoria nelle relazioni con le persone; il
bambino è sollecitato da altri quando riceve cure, per comunicare,giocare o
collaborare, o quando deve rispettare delle consegne? Il bambino sollecita gli altri quando desidera essere
protetto,rassicurato,curato,quando desidera ottenere un oggetto o quando
desidera interagire per comunicare,giocare o collaborare? Le modalità attraverso cui sollecita gli altri riguardano la
seduzione, imitazione, anticipazione, provocazione, invito o aggressione ,quali
sono le trasformazioni tonico posturali, i
mezzi che utilizza
e in che modo rompe le interazioni?l’attenzione
verso gli altri
come la dimostra, se riceve,accoglie,prevede, anticipa, partecipa, se è
sensibile alle emozioni degli altri e se prova un “sentimento di
sollecitudine”.
·
Espressività
motoria nelle relazioni con lo spazio; durante
la conquista della verticalità si osservano
le sequenze posturali e motorie che il bambino utilizza per conquistare la posizione
eretta,la solidità degli appoggi, la sicurezza degli spostamenti, i
riadattamenti tonici e posturali durante i momenti di disequilibrio. Durante gli spostamenti si osservano i percorsi privilegiati,il
movimento nello spazio (es. camminare,correre ecc..) e la fluidità corporea
nello spazio (es. adattamento tonico,ritmico ed emozionale,ampiezza dei gesti
ecc..) L’attenzione allo spazio dove si osserva
l’anticipazione di fronte alle difficoltà che presenta lo spazio, la
valutazione cognitiva dello spazio( direzioni, distanze, velocità),
l’attenzione allo spazio degli altri e la difesa del proprio spazio,cioè i
luoghi privilegiati. Le rappresentazioni dello spazio ovvero gli
assemblaggi, le costruzioni.
·
Espressività
motoria nelle relazioni con gli oggetti; Oggetti
utilizzati dal bambino cioè
che caratteristica ha,la frequenza dell’utilizzo,da dove proviene,la
caratteristica comune tra i diversi oggetti utilizzati,l’evoluzione degli
oggetti. Come sono utilizzati gli oggetti cioè
l’attenzione verso l’oggetto. Le caratteristiche
dell’utilizzo dell’oggetto ovvero senso motorio ed esplorativo, simbolica,
cognitiva ( mette insieme, fa paragoni),i modi di utilizzo dell’oggetto, la
qualità dell’utilizzo dell’oggetto (adattamento al movimento,alla velocità,al
ritmo), il modo di agire sull’oggetto (tenerlo,custodirlo, proteggerlo,gettarlo
via). Le trasformazioni operate sull’oggetto quindi
l’alternanza di costruzione- decostruzione e cosa ne fa della costruzione
conservata. Il bambino e la costruzione cioè si osserva il modo in cui costruisce,la
varietà degli oggetti utilizzati,se costruisce da solo o con i compagni, se ha
un progetto di costruzione, se ha un accordo di progetto con un altro pari, se
compie una sequenza logica di azioni per realizzare il progetto,l’alternarsi
delle azioni e infine cosa se ne fa della costruzione.
·
Espressività
motoria nella relazione con la durata; ovvero quanto fa durare le interazioni,
i giochi e la continuità del gioco,nella comunicazione,nella collaborazione con
gli altri.
·
Espressività
motoria nella relazione con se stesso; L’attenzione
a sé
, quindi la capacità del bambino piccolo di occuparsi di sé, di aver cura di
sé, interesse per l’immagine del corpo alla specchio, piacere del movimento,
vivere le trasformazioni tonico emozionali, agire per scoprire,sperimentare,
creare, controllare. I giochi di rassicurazione quindi vedere se
si tratta di rassicurazione profonda , superficiale o giochi di identificazione
con l’aggressore e l’aggredito. La
rappresentazione di sé quindi
le prime rappresentazioni come il sorriso, sguardo, voce, mimica, postura,
gesto, attività ritmica e le tracce grafiche, il disegno di sé, le costruzioni.
Infine , La decontrazione tonico emozionale riguarda
l’osservazione della capacità di analisi della realtà spaziale, temporale,
emozionale,l’ interesse per l’attività operatoria e logica e l’intelligenza
pratica come risolvere e porre problemi pratici. (B.Aucouturier,2013,
pp.129-134)
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